L’elicriso è una pianta perenne, originaria del Mediterraneo, che cresce a cespugli ricchi di fiori dorati e dal profumo intenso e inebriante.
Conosciuta anche come “erba liquirizia” per il suo aroma, “erba respiro” per le sue proprietà balsamiche o “sempre vivo” per la sua longevità e capacità di crescere anche fuori dalla terra, è una pianta ricca di credenze “portafortuna”, protagonista di miti e leggende sull’amore, apprezzata e riconosciuta da sempre anche per le sue proprietà officinali potentissime per il nostro benessere naturale che dà il meglio di sé con infusi di fiori e sulla pelle con oleoliti e oli essenziali.
Ti piacerebbe saperne di più? In questo articolo ti racconterò tutto quello che c’è da sapere sull’elicriso, dalla sua storia alla sua coltivazione, dai suoi usi terapeutici alle sue curiosità.
Il nostro campo di elicriso a Massarosa
Un percorso di diverse varietà e provenienti dalle coste dell’arcipelago toscano che, grazie ad un progetto con l’Università di Firenze, passo dopo passo inebria, emoziona e stupisce come un viaggio tra le isole più belle della Toscana.
Un progetto che ci vede impegnati nello studio, estrazione di oli essenziali e caratterizzazione delle diverse varietà di elicriso e che è ancora in fase di ricerca e sviluppo.
Storia ed etimologia dell’elicriso
Helichrysum italicum (Roth) G.Don.
L’elicriso è una pianta antica, che era già conosciuta e apprezzata dai popoli del Mediterraneo. Gli antichi romani la chiamavano helichrysum, che significa “sole d’oro”, per il colore dei suoi fiori e per la sua capacità di resistere al calore e alla siccità. Gli antichi Romani la usavano per decorare le tombe dei loro cari, perché i fiori non appassiscono mai. Anche i medievali la consideravano una pianta magica, capace di allontanare le malattie e le influenze negative. Il nome volgare elicriso deriva dal greco helichrysum, ma ha subito diverse modifiche nel tempo. È chiamata anche “erba liquirizia”, per il suo sapore dolce e aromatico, o “sempre vivo”, per la sua longevità e capacità di far crescere le radici anche fuori dalla terra.
In Versilia l’elicriso è conosciuto come “camuciolo”, nome che deriva dall’usanza delle donne di un tempo di mettere l’elicriso a macerare in acqua fredda per poi utilizzare l’infuso per inumidire le camice per stirarle meglio.
Elicrisa, il mito di un amore immortale
Elicrisa era una ninfa dai capelli d’oro che viveva nei boschi. Un giorno, mentre coglieva fiori, vide un dio bellissimo e se ne innamorò perdutamente. Ma il dio non la notò e se ne andò. Elicrisa lo cercò invano per tutto il mondo, ma non lo trovò mai. Si consumò di dolore e di pianto, finché il suo corpo si trasformò in una pianta dai fiori gialli come i suoi capelli. Gli dei, commossi dalla sua sventura, le diedero il dono dell’immortalità: i suoi fiori non appassiscono mai, anche se colti.
Così, Elicrisa divenne, secondo il mito, l’elicriso, la pianta dell’Amore e della Fortuna.
Infatti il detto vuole: “di fortuna resta intriso chi si adorna di elicriso”.
Caratteristiche e coltivazione:
L’elicriso è una pianta della famiglia delle Asteraceae, che comprende circa 300 specie diverse. La specie più diffusa in Italia è l’Helichrysum italicum, che cresce spontaneamente nelle zone costiere e rocciose.
L’elicriso ha un portamento cespuglioso, alto 30-40 cm, di colore grigio-biancastro, tomentoso. Le foglie sono alterne, lineari, lunghe 2-4 cm e larghe 1 mm, ricoperte da una fine peluria biancastra.
I fiori sono riuniti in capolini conici, posti all’apice del fusto, con squame giallo-brunastre e fiori tubulosi, ermafroditi, di colore giallo-oro. I frutti sono acheni oblunghi, dotati di un pappo.
L’elicriso è una pianta rustica e resistente, che ama il sole e il caldo.
Per coltivarla in casa o in giardino occorre scegliere un terreno ben drenato, sabbioso o calcareo, evitando i ristagni d’acqua. L’irrigazione deve essere moderata e regolare, soprattutto nei periodi più caldi. La potatura si effettua dopo la fioritura, tagliando i rami secchi o danneggiati e sfoltendo la chioma per favorire la ventilazione.
L’elicriso si moltiplica per seme o per talea.
Proprietà e benefici dell’elicriso
L’elicriso è una pianta dalle molte virtù terapeutiche, grazie ai suoi principi attivi, come i flavonoidi, i terpeni, gli oli essenziali e i tannini.
Tra le sue proprietà ci sono: antinfiammatoria, cicatrizzante, antiallergica, balsamica, antisettica, antispasmodica e digestiva.
L’elicriso è utile per curare diverse patologie e disturbi, come le infiammazioni delle vie respiratorie (tosse, bronchite, asma), le allergie (raffreddore), le ferite e le ustioni (favorisce la rigenerazione dei tessuti), le dermatiti e le eczemi (lenisce il prurito e l’arrossamento), le emorroidi (riduce il gonfiore e il dolore), le contusioni e le distorsioni (attenua i lividi e gli edemi), i reumatismi e l’artrite (allevia le infiammazioni articolari), le digestioni difficili e i meteorismi (stimola la secrezione biliare e la motilità intestinale).
Come utilizzare l’elicriso
L’elicriso in cucina
Per uso interno si può preparare un infuso, mettendo un cucchiaino di fiori essiccati in una tazza di acqua bollente e lasciando in infusione per 10 minuti. Si può bere fino a tre tazze al giorno, dolcificando con miele se si vuole.
Si può preparare una tisana, mescolando 30 g di fiori essiccati di elicriso con 30 g di fiori essiccati di camomilla e 30 g di foglie essiccate di menta. Si mette un cucchiaio della miscela in un litro di acqua bollente e si lascia in infusione per 15 minuti. Si può bere due volte al giorno, per favorire la digestione e il rilassamento.
L’elicriso ha un sapore dolce e aromatico, che lo rende adatto per aromatizzare alcuni piatti della cucina tradizionale mediterranea. Si possono usare i fiori freschi o essiccati per insaporire carni bianche, pesce, verdure, formaggi o dolci. Un esempio è la torta all’elicriso, tipica della Sardegna, che si prepara con farina, zucchero, uova, burro, lievito e fiori di elicriso tritati finemente.
L’elicriso per la cosmesi naturale
Per uso esterno si può usare l’olio essenziale, ottenuto per distillazione dei fiori freschi, diluendolo in un olio vegetale o in una crema neutra. Si può applicare sulla pelle con un leggero massaggio, oppure aggiungere qualche goccia all’acqua del bagno.
Si può anche preparare una pomata, sciogliendo 50 g di cera d’api in 250 ml di olio di oliva, a bagnomaria, e aggiungendo 50 g di fiori essiccati di elicriso. Si filtra il composto e si versa in un vasetto di vetro, lasciandolo raffreddare. Si può usare per trattare le ferite, le ustioni, le dermatiti e le emorroidi.
Grazie alla sua azione antiossidante, idratante e tonificante si può usare l’olio essenziale o l’infuso per detergere e rinfrescare la pelle del viso, oppure per preparare maschere o impacchi per capelli secchi o sfibrati.
L’elicriso per decorare la casa
Per uso decorativo i fiori di elicriso sono molto apprezzati per creare composizioni floreali secche, che durano a lungo e mantengono il loro colore e il loro profumo. Basta raccogliere i fiori quando sono appena sbocciati e lasciarli essiccare all’ombra, appesi a testa in giù. Si possono poi usare per creare mazzi, ghirlande, centrotavola o addobbi vari.
L’elicriso a San Giovanni
L’elicriso è una pianta che ha una forte connessione con la notte di San Giovanni, tra il 23 e il 24 giugno, quando si celebra il solstizio d’estate. Si crede che in questa notte la natura sia pervasa da una forza magica e che le erbe raccolte abbiano proprietà straordinarie. L’elicriso, in particolare, essendo considerato un simbolo di amore e fortuna, è una delle piante, dopo l’iperico, più utilizzate per l’acqua di San Giovanni, un elisir dalle origini magiche e dalle proprietà benefiche tutte naturali.
Nel mondo Oligea celebriamo ogni anno questa ricorrenza immersi nella natura della nostra Fattoria Didattica e Agriturismo Il Giardino di Manipura raccogliendo insieme le piante e preparando insieme “l’acqua magica” che scaccia via le energie negative dentro casa e intorno a noi. Ti piacerebbe scoprire di più? Leggii il racconti sul blog Manipura.
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Interessante, distensivo, cultura che non c’è più. In quale zona della Toscana siete?
Maria Rita grazie di aver scritto e riportato il tuo commento. Condividiamo il tuo pensiero perché l’elicriso è una pianta meravigliosa e solare!!!
Siamo in Versilia (LU) e collaboriamo da anni con l’Università di Firenze, disponendo una piccola collezione di elicriso proveniente dall’arcipelago Toscano.